8 luglio 2015

Strani avvisi

Se ne sentono e leggono di tutti i tipi e versioni, ma alcune volte non si capisce il senso di alcune informazioni o avvisi ascoltati o letti durante la giornate.

Perché dire o scrivere "è severamente vietato....." ? non basterebbe direi che è vietato ? sembra un rimarcare come quando ci si rivolge ad un bambino per fargli notare che potrebbe essere punito in maniera molto severa.

Oppure, sentita questa mattina in treno, avvisare che non bisogna scendere dalle porte dove si trova la targhetta gialla che indica che la medesima porta non è funzionante; inoltre è specificato di portarsi per tempo presso altra porta funzionante.

Sembra che manchi fiducia nel comportamento delle persone o che le stesse siano considerate come non in grado di muoversi in modo autonomo. Invece le cose andrebbero rese più semplici e lineari ad iniziare da tanta inutile (per i cittadini) burocrazia: modi di operare che risalgono ai tempi nei quali non erano nemmeno presenti nemmeno le macchine da scrivere, cavilli più o meno nascosti, lungaggini (a volte studiate ad arte) per ottenere documenti per i quali basterebbe molto meno tempo.

Invece di agevolare il cittadino ed aiutarlo (le possibilità economiche o di movimento fisico non sono uguali per tutti) si cerca di tenerlo schiavo di un mondo che sembra viaggiare parallelo alla realtà, un mondo pieno di trappole e che incutere timore verso chi si avvicina, invece di semplificare e dare la sensazione di aiutare e risolvere problemi.