30 giugno 2025

Escursione in Liguria

Breve racconto di un'escursione effettuata sabato scorso in Val d'Aveto, approfittando della bella giornata e dell'occasione di variare un pò il percorso rispetto a quello che si fa più spesso.

La partenza è stata dal centro di Santo Stefano d'Aveto (m.1017), accanto alla Chiesa di N.S. di Guadalupe per passare dietro al Castello e salire per la stradina asfaltata che porta a Roncolongo. Da qui la stradina interna che permette di evitare un buon tratto asfaltato, e di portarsi vicino al punto denominato Priè poco sotto a due campi da tennis (m.1210).

Da qui inizia il sentiero ("triangolo giallo vuoto") che porta sia verso la Conca Tribolata sia verso il monte Groppo Rosso; questo tratto sale con poca pendenza fino a dove si incontra una fontana con vasca, che serve anche come abbeveratoio per gli animali al pascolo.

Una breve ma ripida salita permette di raggiungere il successivo tratto boschivo, dove si sale ma con minore pendenza fino ad un bivio: a sinistra si continua verso la Valle (o Conca) Tribolata mentre a destra si continua verso il Groppo Rosso come fatto in questa occasione.

Il tratto di salita esce dal bosco permettendo una bella vista su Santo Stefano ed i monti intorno; si sale senza eccessiva pendenza fino a raggiungere un nuovo tratto boschivo che permette di raggiungere la cima del Groppo Rosso (m.1597). Anzi le cime, visto che sono tre una accanto all'altra.

Si continua per raggiungere il Rifugio Astass (m.1584) dove spesso si incontra chi ha pernottato in questo bivacco / rifugio; da qui si segue il sentiero che porta a Prato della Cipolla (m.1578) dove si trova l'omonimo rifugio ed un'ottima fonte d'acqua.

Per raggiungere il monte Bue si può salire la larga sterrata alle spalle del rifugio (conosciuta come "Pista blu")  oppure per la più diretta salita che passa poco distante dall'arrivo della seggiovia. Sabato la scelta è caduta sulla prima possibilità che si presenta leggermente ripida nelle prime due curve del percorso, per poi risultare con meno pendenza. Si passa accanto al Groppo delle Ali dove era presente un ponte tibetano, rimosso alcuni anni fa per motivi di sicurezza; la salita procede costante e permette di arrivare sul monte Bue (m.1777) ammirando il panorama intorno ed i vicini monte Nero e Ragola.

Sul Bue è presente un rifugio che ha 12 posti letto, con prenotazione, e da la possibilità di ammirare tramonto ed alba dal rifugio più alto dell'Appenino Ligure.

Da qui inizia la parte del ritorno e discesa, prima ad una selletta dalla quale si può raggiungere il monte Maggiorasca (m.1804) ed il sottostante Rifugio del Prato della Cipolla, che propone ottimo ristoro per chi passa durante un'escursione o lo raggiunge con la funivia che parte da Rocca d'Aveto.

Superato il rifugio si scende con il sentiero che porta a Rocca d'Aveto (segnavia "cerchio giallo vuoto"), dove si incontra una fontana con vasca prima di arrivare al posteggio più alto. In questo punto si svolta a destra, senza raggiungere il posteggio accanto alla partenza della seggiovia, passando accanto ad alcune case. Si ritorna brevemente sull'asfalto per poi deviare nuovamente verso destra (indicazione sentiero A14 del Parco Aveto) per un altro breve tratto che passa vicino ad altre case e quindi raggiungere Roncolongo e nuovamente il centro di Santo Stefano d'Aveto.

E' una delle tante escursioni che possono essere fatte in zona, partendo sia da centro del paese sia dal posteggio di Rocca d'Aveto.

Il dettaglio "tecnico" si può riassumere in uno sviluppo di circa 13,5km con 840 m. di dislivello e difficoltà E (secondo la classificazione CAI); il tempo di cammino può variare anche in considerazione di quante persone è il gruppo, dal personale allenamento: in generale non serve mettersi fretta ma è importante apprezzare ed ammirare. l'ambiente dove si sta camminando.

Come per tutte le attività in montagna occorre sempre valutare bene l'escursione che si andrà a fare, considerando lunghezza, dislivello, composizione del gruppo e previsioni meteo.

Altre descrizioni sono disponibili sul sito, nella sezione dedicata alla Val d'Aveto.


Panorama dal monte Bue

Prato della Cipolla

Rifugio ASTASS

Panorama dal Groppo Rosso

Inizio escursione, con Groppo Rosso in vista


25 marzo 2025

Soccorso Alpino e CAI

E' capitato di ritornare sui dati degli interventi effettuati dal CNSAS nel 2023 e tra i vari numeri ne emerge uno che forse è abbastanza, se non molto, significativo: tra gli oltre 12.000 interventi solo il 9% e poco più riguarda persone iscritte al CAI, quindi resta una percentuale altissima di non iscritti che hanno avuto bisogno di un soccorso più o meno importante, magari anche solo indicazioni per potere tornare sul sentiero giusto.

Vero che i numeri non dicono tutto ma forse in questo caso hanno un significato importante; sicuramente gli iscritti al CAI non hanno super poteri o altro ma probabilmente mettono insieme, e nelle loro attività, alcune attenzioni e precauzioni che altre persone non conoscono o forse sottovalutano.

I dati sono disponibili alla pagina del CNSAS https://news.cnsas.it/disponibili-i-dati-del-2023-delle-attivita-del-soccorso-alpino-e-speleologico/ 

Nel frattempo sono stati resi disponibili i dati degli interventi effettuati dal CNSAS nel 2024 https://news.cnsas.it/disponibili-i-dati-2024-delle-attivita-del-soccorso-alpino-e-speleologico/ che non variano di molto rispetto al 2023.

Guardando i dati, il pensiero potrebbe spostarsi sul fatto che non avendo conoscenza di alcune accortezze prima di iniziare una qualsiasi attività in montagna, potrebbe essere di aiuto frequentare uno o più corsi che il CAI organizza ogni anno nelle varie discipline. Un corso CAI permette di avere almeno le conoscenze di base per muoversi in montagna nelle migliori condizioni possibili di preparazione.

Alcune indicazioni sui corsi CAI possono essere lette in questa pagina https://formazione.cai.it/cai/ 

Le Sezioni CAI sono presenti in ogni regione ed ognuno può contattarle e vedere quali corsi sono proposti; un corso è uno strumento importante e che può aiutare ad evitare problemi a se stessi ed alle persone che vengono insieme in montagna.

L'elenco delle sezioni è disponibile a questa pagina https://www.cai.it/sezioni-territoriali/sezioni-e-sottosezioni/

 

Club Alpino Italiano

 

18 ottobre 2024

Val Pellice

Negli ultimi due anni ho effettuato alcune escursioni in questa bella valle, forse meno conosciuta di altre che sono vicine (Chisone, Susa, Po) ma che ha belle località ed altrettanto belle montagne ed ambienti.

La valle è nota anche per essere la terra del Popolo Valdese, che ha una lunga e tormentata storia come spesso accade nei secoli; a Torre Pellice si trova un Museo Valdese dove è possibile vedere molti reperti e leggere notizie della storia dei Valdesi. Di altrettanta rilevanza ed importanza è l'Archivio della Tavola Valdese, sempre a Torre Pellice.

Ma la Val Pellice non è solo storia ma ha molto anche per chi desidera effettuare escursioni a piedi o in mountain bike e numerosi sono anche i rifugi raggiungibili con escursioni di varia lunghezza; alcune informazioni si trovano sul sito della Pro Loco o altri come In ValPellice e Valpellice outdoor, senza ovviamente tralasciare la locale Sezione CAI.

E' una valle tutta da scoprire, sia per la sua storia sia per le bellezze naturali; la personale "scoperta" è avvenuta aiutando un'amica a cercare documentazione per ottenere la sua cittadinanza italiana. In quest'occasione c'è stata possibilità di incontrare alcune persone che hanno aiutato ed offerto indicazioni per conoscere meglio storia e luoghi della valle.

Di seguito il link alla descrizione di alcune escursioni fatte di recente:

- Vallone degli Invincibili
- Punta Barant
- Conca del Prà

Tratto di sentiero, nel Vallone degli Invincibili


Conca del Prà